Story Hunters Friends
Lettera inviata da Laura, che dietro sua richiesta ci fa piacere pubblicare, perché la riteniamo una bella esperienza da condividere.
Scrivo da Albufeira, Portogallo. Inizio dalla fine, o almeno da questo Paese che al momento mi accoglie, e da questa città che è la mia seconda scelta. Perché Albufeira? Per poter aprire le tende la mattina e vedere tutti i giorni il cielo azzurro limpido, per vedere i colori dei fiori così brillanti da accecare, per camminare sulla spiaggia e udire la potenza delle onde dell’Oceano infrangersi sulla battigia… in poche parole per sentirmi immersa in un Paradiso. Questa Natura con paesaggi mozzafiato, con questa terra rossa in contrasto col verde delle piante e il blu del cielo che si confonde con l’acqua mi ha ammaliato. Un pezzetto di me però l’ho lasciato a Braga, meravigliosa città a nord est di Porto dove ho vissuto due anni.
Braga, si cammina per il suo centro storico pedonale che si dirama in tante vie laterali, attorniati da antichi palazzi rivestiti di “azulejos” , che danno una nota di colore alla città. Vivere a Braga vuol dire fare un tuffo nel Portogallo antico, nel Portogallo cattolico, essendo chiamata la città dalle mille chiese, nel Portogallo con la luce dei lampioni soffusa nelle giornate nebbiose.
I portoghesi, soprattutto al Nord, hanno un carattere riservato, l’integrazione avviene a piccoli passi. Come tutti gli stranieri anche loro adorano la nostra lingua che trovano molto musicale e rimangono stupiti quando vedono che noi ci sforziamo di parlare la loro. Non dobbiamo aver paura di usare un verbo o una parola in modo scorretto, ai portoghesi farà sempre immenso piacere vedere che vogliamo comunicare nella loro lingua. Sono un popolo umile ed è con l’umiltà e la buona educazione che piano piano mi sono fatta accettare.
Ho girato il mondo per lavoro, dall’Australia alla Patagonia, ed ho scelto di vivere qui perché ero alla ricerca di un Paese sicuro, dove poter camminare senza paura mi venisse strappata la borsa da un motorino in corsa buttandomi a terra, dove poter rientrare al calar della sera senza paura di un rumore di passi alle mie spalle. Qui ho trovato quello che cercavo.
E’stato facile all’inizio? No, primo perché non conoscevo la lingua che, seppur simile all’italiano è pur sempre una lingua diversa, ma soprattutto mi sono trasferita da sola, lasciando in Italia l’affetto di amiche a me molto care e lasciando una figlia oltre Oceano. Ho dato alla serenità la priorità delle cose importanti della mia vita ed ho tenuto duro nei momenti un pò no, dove la nostalgia cercava di prevalere.
Ad oggi non ho mai pensato di aver fatto la scelta sbagliata e non ho rimpianti di aver preparato il mio trasloco, salutare tutti e partire. Sono stati tanti i motivi che mi hanno spinto ad andare via, ognuno di noi ne potrebbe trovarne altrettanti guardandosi dentro.
Sì, io sono felice della mia decisione iniziata per caso, ma sappiamo che il caso non esiste…
Circa 5 anni fa mi trovavo a comprare la settimana enigmistica all’edicola sotto casa. Il mio sguardo corre tra le riviste e vedo il titolo : Dove andare a vivere all’estero in pensione. Perché sì, purtroppo era già da tanto che volevo lasciare il mio Paese. Tralasciando molti Paesi dell’articolo suddetto mi soffermai sulla Spagna (considerai il Portogallo solo in un secondo momento) Andai a visitare Malaga e Valencia. Belle ma…No, sentivo un ma dentro di me. Andai allora alle Canarie, clima splendido ma….un altro ma, questa volta il ma era dettato dall’idea dell’isola in sé che non mi convinceva. Riprendo la rivista ormai datata e impolverata e leggo: Portogallo.
I miei ricordi degli avvicendamenti su Lisbona non erano esaltanti perché Lisbona 40 anni fa era molto decadente ma qualcosa mi spinge a cercare informazioni su internet.
Mi imbatto in un Forum online dove leggo che c’è chi chiede e chi da informazioni sul Portogallo e mi ritrovo attratta da ciò che leggo.
Sì, voglio visitare anche il Portogallo. L’aspetto economico era naturalmente un fattore molto importante per me, ma era soprattutto la voglia di una nuova realtà, di una nuova me. Proprio il rimettermi in gioco in un Paese dove non conoscevo nessuno è stata la spinta più forte. Entro così in contatto con una persona che scrive su questo Forum e Il caso vuole, sempre lo stesso caso che non esiste ahahah che questa persona abita nella mia città. Colgo l’occasione perciò di incontrarlo di persona ed ho l’ulteriore conferma che mi affiderò alla sua agenzia per il trasferimento. Mi propone di andare a vedere il nord, Braga per l’appunto e…amore a prima vista. Mi sono ritrovata a camminare per il centro storico e da subito ho capito che questa terra lusitana sarebbe stata la mia nuova Patria. Ero a casa.
Vi ho trascorso due anni, e solo il clima umido dei mesi invernali mi ha spinto a cambiare e decidere per il Sud, Algarve.
Vivo ora da due anni ad Albufeira, con inverni assolati, grandi camminate sulle splendide falesie o all’interno che ricorda un pò le nostre colline. Nord…Sud…due realtà completamente diverse. Rimango nonostante tutto attratta dal Nord di cui a volte sento la nostalgia ed allora prendo il treno, mi metto comoda e parto per rivivere la realtà di Braga, città per me magica.
Foto e testo di Laura dall'Algarve