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Immagine del redattoreStory Hunters tv

Inizia il viaggio Story Hunters on the road in Camper - Rocinante verso Albania e Grecia


Story Hunters in viaggio con il Camper Rocinante
Story Hunters on the road

27/09/2022 Pineto TE


Confessioni di un camperista - 1°


Il 24 settembre 2022, Barbara e io siamo partiti on the road alla volta di Valona, Albania, a bordo del nostro nuovo amico "Rocinante": un motorhome Hymer, motore Mercedes, del 1987.


Da Valona proseguiremo per la Grecia e poi senza mete fisse. Durata di questo primo viaggio, metà dicembre 2022. Lasceremo il Camper in Grecia e riprenderemo col nuovo anno, a inizio 2023.

Le emozioni che si accavallano nei primi giorni di viaggio sono molteplici.

L’età, che porta con sé una certa saggezza, suggerisce di registrarle come vengono, semplicemente, senza enfasi di nessun tipo. Solo così le si possono leggere per quelle che sono, senza piegarle a esaltazioni o sconforti. Perché decidere di vivere in un camper per un lungo periodo è una scelta che porta conseguenze non tutte facili da immaginare e preventivare, per questo scriviamo questo diario.

Se riusciremo a prendere nota di ciò che accade dentro di noi nella lunga sequenza dei giorni, potremmo cercare di delineare il percorso nel quale s’intrecciano accadimenti, sensazioni ed emozioni di questa esperienza.


Ieri, per esempio tre cose non funzionavano come avrebbero dovuto. La prima è il cassetto dove teniamo le posate. Non chiude bene. Scopriamo che va a battere sul tubo del gas che serve i fornelli. C’è un rischio? Il gas a bordo rappresenta sempre un rischio, ci dicono, e ne siamo più che convinti.

La seconda è minimale. Quando scendo dal posto guida, la guarnizione del fascione laterale esce dalla guida. Tutte le rifiniture a silicone sono datate e soggette a non svolgere più il compito che gli era stato assegnato. La risolvo prontamente, pur essendo mal predisposto ai lavori manuali.


Ecco, questo è un limite per un camperista, perché costringe a rivolgersi ai tecnici per ogni problema che sorge, ma può anche essere l’occasione per educarsi a saper risolvere qualcosa.

Il terzo problema è abbastanza serio. La leva che comanda le frecce, gli abbaglianti e i tergicristalli, collassa su se stessa e non è più in grado di distribuire ordini. Viaggiare senza frecce rappresenta un problema serio.


Il cielo è grigio, in Appennino centrale ci sono state alluvioni con distruzione e morte. Da quegli episodi il clima non si è mai ripreso. Ora siamo in autunno e, in questi posti di mare, aleggia una certa malinconia. Giovani amici hanno perso la casa, e, per loro, in un momento di grande gioia, come l’attesa del primo figlio, la vita gli ha riservato una brutta sorpresa.

Ieri per la prima volta, guidando alla ricerca di un elettrauto che potesse sistemare la cosa, la sensazione che provavo era di leggero sconforto rispetto alla scelta di aver preso un mezzo vecchio, che adoriamo e che rispecchia le nostre scelte di vita, anche con la sua lentezza.


Quanto tempo dovremmo perdere accudendo le sue provate strutture?


Oggi, siamo in bel campeggio, il Pineto Beach, al risveglio spendeva il sole. Domani mattina abbiamo appuntamento con l’elettrauto. Lunedì non poteva intervenire, nemmeno oggi, ma domani sistemerà tutto con un’oretta di lavoro.

Sono al bar del campeggio, finirò di montare la prossima intervista che pubblicheremo a breve, intanto scrivo questa prima pagina del diario che intendo tenere.


L’emozione finale è serena, è di liberazione. Nasce da una considerazione che prende forma scrivendo ( la potenza della parola scritta. Che poi corrisponde alla potenza della parola letta).

Se, come abbiamo detto nella nostra ultima diretta del Canale, siamo in tre, Barbara, io e Rocinante, le esigenze di ognuno di noi formano parte integrale col viaggio e con l’avventura che abbiamo voluto intraprendere. Dunque, la cura di qualsiasi esigenza che riguardi uno di questi tre membri ha la massima priorità. Non solo. Se il tono di questo viaggio deve essere una ritrovata “lentezza”, allora ogni eventualità rappresenta la scansione di questo tempo lento e quindi l’opportunità di vivere a pieno il tempo nel quale siamo contenuti.

D’altra parte, Barbara e io non abbiamo meno esigenze di Rocinante.


Al dunque, la scelta di tempo della leva di comando collassata non solo è opportuna ma si dimostra anche propizia.


A meno di 5 chilometri dal campeggio dove siamo alloggiati passa la sua estate Stefano, un amico del Canale Story Hunters che vive i suoi inverni a Malindi, Kenya. Ecco la sua intervista:


Ci chiama: siete qui, vediamoci! Detto, fatto. Oggi, spederemo, con grande piacere, una giornata con lui, a visitare la zona, per poi concluderla con una bella cena a casa sua.


Ecco, allora, una prima, possibile, riflessione. Vivere in camper, significa vivere il camper e vivere il tempo in cui questo è contenuto. Occorre abbandonare la consueta relazione col tempo che abbiamo necessariamente sviluppato nella vita “normale”. Relazione che punta unicamente a seguire programmi fissati da noi, da altri o da circostanze prestabilite e abitudinari.

Vivere il tempo che ci contiene è accettare una certa deriva, senza opporvi risistema,

senza rammaricarsi per i programmi che cambiano, solo così si può essere predisposti a cogliere l’altro da noi che il tempo contiene e che dunque ci circonda.


In fondo, questo è il principio di libertà. La vita in sé non sta propriamente nella meta, ma nel viaggio che compiamo in quella direzione.

Si potrebbe dire che, se considerassimo la meta l’orizzonte, questo si sposta in avanti a ogni nostro passo verso di lui. Viaggiare consapevolmente la propria vita può voler dire non smettere mai di compiere e vivere quel passo che punta a nuovi orizzonti.





325 visualizzazioni8 commenti

8 Comments


davide1958
Oct 01, 2022

😁 Giusto per conoscerci meglio

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davide1958
Oct 01, 2022


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davide1958
Oct 01, 2022

Ciao ragazzi, nel leggere questo post e vedere il video nel quale annunciavate l'arrivo del vostro nuovo bimbo, mi sono rivisto incredibilmente. Io e la mia compagna nel 2020 abbiamo comprato il nostro "Bimbone", un motorhome della Laika del 1995, su meccanica Iveco. Ci ha cambiato la vita, nel modo di viaggiare e nelle infinite possibilità che ci sta aprendo. Siamo reduci da un viaggio di circa due mesi in Europa e nel Regno unito, con quasi 9000 km alle spalle. Anche il nostro ha la lentezza del Rocinante, pur con qualche cavallo in più nel cofano e un metro in più in coda. Anche il nostro richiede cura e attenzione nell'uso, e rispetto per la sua età, ma c…

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Story Hunters Tv
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Oct 01, 2022
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Ciao Davide e Compagna! Grazie per aver pensato di scriverci e aver condiviso foto e l’avventura del vostro immagino bellissimo viaggio. Incontrarsi sarebbe bellissimo. Se controllate il Canale non appena vedete che siamo a tiro fate un fischio 😉 L’avventura del camper per raggiungere all’estero gli amici da intervistare ci sta facendo viaggia in una dimensione “fuori dal tempo”. Le emozioni sono tante e di non facile decifrazione, tutte, ancora una volta, dal sapore destrutturante ( la destrutturazione può avere un sapore 🤔) , dove destrutturare porta sempre il segno di un avvicinarsi alla propria autenticità, coi sui lati sorprendenti. Mi piacerebbe provare in questo blog a registrare le sequenze emotive e confrontarle con persone come voi. Una caro saluto d…

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Guest
Sep 28, 2022

SI VIAGGIARE..potrebbere essere uno dei brani della vostra colonne sonora! Infondo Lucio si affidava a "... quel gran genio del mio amico..." buon viaggio io e Brunella vi attendiamo.

Rino

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Sep 28, 2022
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Grazie del messaggio. Rocinante si sta già rivelando una sfida per il mio scarso senso pratico. Barbara è più brava di me. Sarà occasione di diventare almeno un poco come quel genio del mio amico Luigi che ci ha aiutato tanto prima della partenza e che qui ringrazio ufficialmente 😉😉😉 Leo

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Guest
Sep 28, 2022

Molto bello questo diario di viaggio, lo seguirò con piacere.

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Story Hunters Tv
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Sep 28, 2022
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Grazie del messaggio!!! Avventurarsi in un nuovo modo di raggiungere gli amici da intervistare qual è quello di utilizzare un amico camper pone diverse sfide, ci sembra di capire. Più che sfide tecniche, che speriamo si mantengano nel gestibile, sono di struttura mentale. Tutto va rivisto in funzione di accadimenti quotidiani, e questo tipo di adattamento apre spazi nei quali considerare i propri piani come qualcosa di mutevole e condizionabile da nuove idee, nuove occasioni. Ci sembra di orientarci verso un orizzonte che sta a sud est… nulla più di questo possiamo prevedere. Nulla più di questo senso di libero errare da riempire di incontri … luoghi… persone …

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